Dopo sfiducia Pdl Monti annuncia dimissioni
Alle 21.30 è arrivato il colpo di scena: Monti ha annunciato le sue dimissioni al Quirinale che dovrebbero arrivare dopo l’approvazione della legge di Stabilità. Le motivazioni, che il premier avrebbe confessato al Capo dello Stato, sarebbero da ricercare nella dichiarazione resa ieri in Parlamento dal Segretario del PdL Angelino Alfano, che il professor Monti ha interpretato come “un giudizio di categorica sfiducia nei confronti del Governo e della sua linea di azione”. Dal resoconto che è stato diffuso, a firma del direttore del Corriere della Sera, Ferruccio De Bortoli, trapela che “Monti accerterà quanto prima se le forze politiche siano pronte a concorrere all’approvazione in tempi brevi delle leggi di stabilità e di bilancio, per evitare l’aggravarsi delle crisi con l’esercizio provvisorio”. Subito dopo la legge, dunque, il Presidente del Consiglio provvederà a formalizzare le sue irrevocabili dimissioni nelle mani del Capo dello Stato.
Alfano, dopo la preannunciata astensione del suo partito, ha affermato che “l’esperienza del governo Monti può dirsi ampiamente conclusa”. Inoltre ha precisato che “votare la sfiducia avrebbe causato forse l’abisso dell’esercizio provvisorio” mentre il Pdl vuole far “concludere ordinatamente questa legislatura e non mandare il Paese a scatafascio”.
Rigida la reazione di Monti: “Avrei preferito che lo facessero direttamente, con un voto di sfiducia, non in quel modo”. “Ho maturato la convinzione che non si potesse andare avanti cosi’”. E di conseguenza l’annuncio delle dimissioni: “Ho preferito farlo subito, a mercati chiusi”. Monti, tra l’altro, spiega che al World policy conference di Cannes nella stampa straniera “ho colto lo sbalordimento per la situazione italiana”.
A questo punto – fanno sapere fonti del governo – l’ipotesi più probabile è quella di un voto a febbraio.
Alfano, dopo la preannunciata astensione del suo partito, ha affermato che “l’esperienza del governo Monti può dirsi ampiamente conclusa”. Inoltre ha precisato che “votare la sfiducia avrebbe causato forse l’abisso dell’esercizio provvisorio” mentre il Pdl vuole far “concludere ordinatamente questa legislatura e non mandare il Paese a scatafascio”.
Rigida la reazione di Monti: “Avrei preferito che lo facessero direttamente, con un voto di sfiducia, non in quel modo”. “Ho maturato la convinzione che non si potesse andare avanti cosi’”. E di conseguenza l’annuncio delle dimissioni: “Ho preferito farlo subito, a mercati chiusi”. Monti, tra l’altro, spiega che al World policy conference di Cannes nella stampa straniera “ho colto lo sbalordimento per la situazione italiana”.
A questo punto – fanno sapere fonti del governo – l’ipotesi più probabile è quella di un voto a febbraio.
fonte: GIO MAGAZINE
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