Effetti indesiderati o appositamente voluti per far soldi sulla pelle
di esseri indifesi col pretesto scientifico? «Il nome – denuncia il
giornalista Gianni Lannes – è quello di un killer legalmente autorizzato
ad avvelenare i bambini e a trasformarli in pazienti cronici,
danneggiando irreversibilmente le loro difese immunitarie». Si chiama
“Infanrix Hexa”, costa quasi 100 euro ed è il vaccino esavalente,
somministrato in un’unica soluzione, prodotto dalla britannica Glaxo,
condannata più volte negli Usa
per aver provocato la morte di parecchie persone. L’obbligo di legge
per i neonati riguarda solo difterite, tetano, poliomielite ed epatite
B. Ma nella dose diffusa ci sono gli antigeni per altre due malattie
infettive. Secondo l’Istituto superiore di sanità, la copertura è
ottimale e non c’è nessun rischio provato. Anzi, «il vero scandalo è
contrarre virus perché si rifiuta il vaccino».
Vaccinazioni obbligatorie in tutta Italia, tranne nelle regioni come
il Veneto dove sono diventate facoltative. «Mio figlio autistico a causa
dei vaccini», ha
denunciato l’infermiere Gabriele Milani. La vaccinazione contro
l’epatite B, contenuta anch’essa nell’esavalente e introdotta «grazie
alle tangenti ricevute dall’ex ministro della salute Francesco De
Lorenzo», secondo Lannes è «totalmente illegale e truffaldina, in
considerazione del fatto che l’ex ministro è stato condannato in via
definitiva dalla Corte di Cassazione». Il ministro è sparito ma la
vaccinazione è rimasta, scrive Lannes in un intervento pubblicato dal
blog “Informare per Resistere”,
che denuncia svariati abusi commessi al solo scopo di gonfiare la spesa
farmaceutica, anche sulla pelle dei piccoli pazienti e all’insaputa dei
famigliari: «Sovente i genitori non sono puntualmente informati dai
medici pediatri preposti al servizio delle aziende sanitarie locali,
così in una botta sola vengono iniettati ai pargoli oltre a quelli
obbligatori, anche i raccomandati “Haemophilus B” e pertosse».
Una madre: «Sette vaccini contemporanei alla prima somministrazione
non sono troppi?». Se sono obbligatori solo 4 vaccini, perché invece se
ne somministrano addirittura 6 e anche di più? «Non è che si usano i
neonati come cavie?», si interroga il Codacons. Oltretutto, anche nelle
vaccinazioni obbligatorie si annida il pericolo invisibile dei metalli
pesanti. «Il decreto ministeriale del 27 giugno 2003 aveva messo al
bando il mercurio», dice Lannes, ma «a distanza di 9 anni è ancora
presente nella composizione», come certificato da recenti analisi
europee. Non è tutto: negli adiuvanti compare anche l’alluminio in dosi
macroscopiche. «Secondo il ministero della Salute e l’istituto Superiore
di sanità è tutto a posto e non c’è nessun pericolo. Inverosimile. Come
la mettiamo con gli effetti collaterali e le malattie insabbiate? Possibile che debba prevalere il profitto economico sulla salute?».
Due sentenze giudiziarie hanno da poco scosso il mondo della
pediatria: c’è una relazione tra i vaccini obbligatori, somministrati ai
nostri figli, e l’autismo. Lo hanno detto due giudici, a Rimini e a Torino,
disponendo risarcimenti miliardari. Problema: i vaccini sono utili o
soltanto pericolosi? «Perché sono obbligatori da noi e in Francia, ma nel resto d’Europa
solo consigliati?». Associazioni di genitori che hanno vissuto
disgrazie cliniche dopo una vaccinazione, il Comilva ad esempio,
pubblicano in Rete studi sconosciuti all’opinione pubblica. Per quale
motivo, si interroga Lannes, il governo Monti non rende noto il numero
complessivo delle persone danneggiate nel nostro paese? La legge 210 del
1992 parla chiaro: “Indennizzo a favore dei soggetti danneggiati da
complicanze di tipo irreversibile a causa di vaccinazioni obbligatorie,
trasfusioni e somministrazione di emoderivati”. E dunque: «Che ragione
c’era di promulgare una normativa del genere se lo Stato è in regola?».
Il settore, continua Lannes, è intorbidito da trucchi e pericoli, a
cominciare dalla presenza “clandestina” del mercurio in alcuni composti,
come il Thiomersale. «In sostanza, è consentita l’omissione di
informazioni pur essendo confermato che potrebbe ugualmente avvenire una
sensibilizzazione (reazione allergica) al prodotto». Gli ultimi dati
rivelano che, fra il 1993 e il 1996, ben 7.000 bambini nordamericani
sono morti a seguito di reazioni avverse ai vaccini ed altri 333.000
hanno avuto danni permanenti. In Giappone i casi di “sindrome da morte
improvvisa” sono scomparsi, immediatamente dopo che l’età delle
vaccinazioni obbligatorie è stata spostata dai due mesi di vita ai due
anni. E’ ben noto alle autorità sanitarie che col boom dei casi di
autismo infantile a partire dal 1992, i neonati
hanno ricevuto per ciclo vaccinale un quantità variabile tra 125 e 175
micro-grammi di mercurio, spropositata per il loro peso.
Il mercurio, continua Lannes, è contenuto anche nell’“Infanrix Hexa”,
spacciato per “libero da sali di mercurio”. Idem per l’alluminio, che è
«una comprovata neurotossina» ed è «l’adiuvante più comunemente
utilizzato nei vaccini». Nonostante l’uso diffuso degli adiuvanti di
alluminio, la comprensione della scienza medica in merito al loro
meccanismo d’azione è ancora notevolmente scarsa, spiega Lannes. C’è
anche una relativa scarsità di dati sulla tossicologia e la
farmacocinetica di questi composti ma, nonostante questo, la fantasiosa
nozione che l’alluminio nei vaccini è “sicuro” è spesso ampiamente
accettata. «Ricerche indipendenti, tuttavia, dimostrano che gli
adiuvanti in alluminio hanno la potenzialità di indurre gravi disturbi
immunologici e neurologici negli esseri umani. In particolare,
l’alluminio sotto forma di adiuvante comporta un rischio di reazioni
autoimmunitarie, infiammazioni cerebrali a lungo termine associate a
complicazioni neurologiche con conseguenze negative, profonde e
diffuse».
Se le virtù del vaccino sono spesso sopravvalutate, mentre il rischio
è sempre sottovalutato, preoccupa anche la mancanza di qualsiasi
valutazione tossicologica sulla somministrazione concomitante di
alluminio con altri composti tossici riconosciuti, ordinariamente
presenti nei vaccini. L’elenco è lungo: formaldeide, formalina,
fenossietanolo, fenolo, borato di sodio, polisorbato 80, glutaraldeide.
«Il risultato è che i bambini assumono quantità molto più elevate
rispetto agli standard di sicurezza
considerati dalle agenzie regolatorie, e gli adulti stanno aggiungendo
quantità elevate cumulative di alluminio nei loro corpi». Dei numerosi
vaccini inoculati ai neonati, molti dei quali contengono alluminio, si è
dimostrato come i bambini ottengono dosi circa 46 volte superiori a
quelle considerate sicure dalle agenzie governative. «Queste megadosi
possono avere un effetto devastante sul cervello, argomenta il professor
Russell Blaylock (neurochirurgo,
autore e docente universitario), causando danni al cervello nei bambini
e l’insorgenza del morbo di Alzheimer negli adulti».
«L’alluminio è tossico», afferma Blaylock. «Un’avvincente ricerca ha
dimostrato che l’alluminio è una neurotossina cumulativa, anche in
piccole concentrazioni. Esso ha la tendenza a concentrarsi
nell’ippocampo, una zona del cervello vitale per funzioni cruciali, tra
cui apprendimento, memoria e comportamento». Recenti ricerche hanno
dimostrato che l’alluminio nei vaccini sta producendo gravi problemi nel
cervello dei bambini in via di sviluppo, dice il professore. «Le prove
sono schiaccianti, ma molti medici e funzionari le ignorano. Rifiutano
di guardare le prove perché sono spaventati dalla potenza delle
evidenze». Un quadro più che allarmante: «L’incidenza di disturbi
neurologici come la sclerosi multipla, il morbo di Parkinson e Alzheimer
sta esplodendo». La causa sarebbero proprio le tossine come l’alluminio
dei vaccini, «e nessuno sta dicendo la verità».
Secondo l’Efsa, l’Autorità Europea per la Sicurezza
Alimentare, la quantità settimanale di alluminio nella dieta di una
persona adulta non dovrebbe superare 1 milligrammo per ogni chilo di
peso corporeo, riducendo di ben 7 volte la soglia precedente. Massima
attenzione rispetto ad alcuni alimenti come pane, dolci, biscotti,
cereali, spinaci, funghi e lattuga, fino ai latti artificiali per
neonati. «Dopo l’assorbimento – afferma l’Efsa – l’alluminio si
distribuisce in tutti i tessuti degli animali e dell’uomo accumulandosi
in alcuni di essi, in particolare nelle ossa. Il principale
trasportatore degli ioni di
alluminio nel plasma è la proteina legante il ferro, la transferrina.
L’alluminio è in grado di penetrare nel cervello e raggiungere la
placenta e il feto».
La Corte dei Conti ha convocato il Codacons in merito allo scandalo
dello spreco di soldi pubblici per vaccini pediatrici inutili se non
addirittura pericolosi, a seguito di un esposto del dicembre 2011. Se in
Italia sono obbligatori solo i vaccini contro difterite, tetano, polio
ed epatite virale B, perché nelle Asl – denuncia il Codacons – anziché
informare correttamente i genitori, spesso viene fornito ed iniettato ai
piccoli il nuovo vaccino esavalente che contiene anche due vaccini
facoltativi, contro pertosse e influenza? Fatto grave: non è disponibile
un’unica soluzione coi soli 4 vaccini obbligatori. Rischio: il
sovraccarico di sostanze potrebbe comportare uno choc del sistema
immunitario.
Sul fronte economico, aggiunge Lannes, la procedura comporta un
evidente spreco di soldi pubblici: «La maggiore spesa a carico della
collettività è pari a 114 milioni di euro all’anno». Il Codacons, che ha
illustrato la questione alla Corte dei Conti, ha già inviato un esposto
alla magistratura contabile, al ministero della Salute e alla Procura
della Repubblica di Roma,
denunciando i fatti alla luce del possibili reati di truffa e abuso
d’ufficio, e chiedendo di accertare il comportamento dell’Aifa,
l’Agenzia Italiana del Farmaco, cioè l’ente che autorizza la
commercializzazione dei vaccini esavalenti oggi utilizzati
nelle nostre Asl. «Maggiore è la spesa farmaceutica dei vaccini e più
grande è il guadagno di Big Pharma», conclude Lannes.
«E’ ovvio che si aumenti il numero dei vaccini, pediatrici e non
solo», come quelli contro l’aviaria o addirittura l’obesità: se le
multinazionali farmaceutiche non ricercassero esclusivamente il profitto
economico, avrebbero commercializzato anche i soli vaccini obbligatori,
fornendo ai genitori un’alternativa concreta all’esavalente. «La
vaccinazione dovrebbe essere una scelta, da valutare caso per caso, dopo
aver ricevuto un’informazione corretta dalle autorità sanitarie».
Invece, protesta Lannes, i genitori restano al buio, «a volte pressati e
minacciati psicologicamente», e quindi «accettano passivamente questo
bombardamento al sistema immunitario del proprio figlio». Domanda:
«Quante altre generazioni di bambini perderanno la salute per un cinico
business?».
Fonte.Libreidee.org
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