domenica 10 giugno 2012

Ecco a cosa serve l'europa e l'euro

di Fosforo31



Non hanno capito (o meglio: non vogliono capire) l'uovo di Colombo, cioè che l'economia (ovvero produzione e consumi) non si rilancia salvando le banche, ma salvando le aziende e i posti di lavoro e investendo nell'innovazione (es. nel settore delle fonti energetiche rinnovabili).  Qualche banca (non tutte) si potrà e si dovrà pur salvare, ma non certo gratis, bensì nazionalizzandola. E non hanno capito (o meglio: non vogliono capire) che la finanza ormai è sempre più un peso morto, una palla al piede, un sistema parassitario dell'economia, e che deve essere sottoposta a un drastico dimagrimento forzato, per es. con patrimoniali e Tobin tax molto salate e con un rigido controllo pubblico su banche e Borse. E non hanno capito (o meglio: non vogliono capire) che il problema non è l'euro, è il non-governo, il non-Stato che stanno dietro l'euro, moneta potenzialmente fortissima ma fondata sulle sabbie mobili. Naturalmente non illudiamoci che nazionalizzare banche, dimagrire la finanza e unificare politicamente l'Europa sarebbero pasti gratis. Ci sarebbe una transizione lunga e difficile, ma il peso maggiore cadrebbe sui privilegiati che hanno goduto per troppi anni di pasti gratis, non sulla gente comune. Alternative a tutto questo? In questo momento francamente non ne vedo. Se continua così, entro tre anni al massimo noi e la Spagna staremo come sta la Grecia ora, anzi peggio, perché con la lira e la peseta non andremo da nessuna parte: ritorneremo al tenore di vita degli anni 50. E ce lo saremo meritato, e ci farà anche bene. Saluti

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