giovedì 26 gennaio 2012

CRISI - Buste paga ai minimi da 12 anni




(AGI) - Roma, 26 gen. - Il differenziale su base annua tra l'aumento delle retribuzioni contrattuali orarie (+1,4%) e il livello d'inflazione (+3,3%) e' all'1,9%, il livello piu' alto dall'agosto del 1995. Lo rileva l'Istat.
L'Istituto di statistica rileva come le retribuzioni sono cresciute nel 2011 dell'1,8% su base annua: la crescita e' tornata ai minimi dal 1999. In particolare, a dicembre l'indice registra una variazione nulla rispetto a novembre e un aumento dell'1,4% rispetto a dicembre 2010. Alla fine di dicembre 2011 i contratti collettivi nazionali di lavoro in vigore per la parte economica corrispondono al 68,6% degli occupati dipendenti e al 63,1% del monte retributivo osservato.
  Con riferimento ai principali macrosettori, a dicembre le retribuzioni orarie contrattuali registrano un incremento tendenziale del 2,0% per i dipendenti del settore privato e una variazione nulla per quelli della pubblica amministrazione.
  I settori che a dicembre presentano gli incrementi tendenziali maggiori sono: gomma, plastica e lavorazioni minerali non metalliferi e attivita' dei vigili del fuoco (per entrambi +3,1%). Per tutti i comparti della pubblica amministrazione, a eccezione dei vigili del fuoco, come pure per quello del credito e assicurazione si registrano, invece, variazioni nulle.
  Nel mese di dicembre, per l'insieme dei contratti monitorati dall'indagine, non e' stato ratificato alcun accordo.
  Alla fine di dicembre la quota dei dipendenti in attesa di rinnovo e' del 31,4% nel totale dell'economia e del 10,7% nel settore privato. L'attesa del rinnovo per i lavoratori con il contratto scaduto e', in media, di 24,9 mesi nel totale e di 27,6 mesi nell'insieme dei settori privati.  FONTE (AGI.IT) .

Nessun commento:

Posta un commento