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mercoledì 18 gennaio 2012
Sarkozy fuori onda: "Paghiamo cara l'ortodossia tedesca. Gli agenti di S&P istigatori della crisi"
Il presidente francese Nicolas Sarkozy si lascia andare a un commento “off the records” e stigmatizza l’atteggiamento tedesco in relazione alla crisi. "Il problema - afferma Sarkozy rivolgendosi ad alcuni consiglieri all'indomani della decisione di Standard & Poor's di declassare la Francia, lo scorso 14 gennaio - è la governance europea. Paghiamo cara l'ortodossia tedesca. Da mesi, non smetto di ripetere che la Bce deve avere un ruolo maggiore e non può giocare a nascondino. E' questo il cuore de problema". Lo si legge sul settimanale satirico Le Canard Enchaine, sempre molto ben informato sui retroscena dell'Eliseo.
Attacco anche a S&P - Ma il titolare della poltrona più importante di Francia avrebbe detto la sua, lontano dai microfoni dei media, anche sul ruolo giocato da Standard & Poor’s nel declassamento della Francia. Per Sarko i funzionari dell'agenzia sono degli "istigatori della crisi". Parlando con alcuni fedelissimi, all'indomani della decisione di S&P di declassare il suo Paese, il Presidente francese ha affermato: "E' vero che un pochino ce lo potevamo aspettare, ma quando arriva è diverso, fa male". Poi l'attacco agli agenti di Standard & Poor's, bollati dal capo dell'Eliseo come "istigatori della crisi che agiscono controtempo perché la situazione (economica) sta migliorando".
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