di Gianni Petrosillo
Monti afferma che se l’Italia non è pronta alle sue riforme lui potrebbe lasciare. E così ripetono i suoi ministri i quali alla prima critica minacciano di ritornare ai loro precedenti incarichi. Ma se i professori tornano in classe, gli italiani possono tentare di riprendersi le aule parlamentari dando una bella lezioncina a questi zelanti educatori delle masse con la puzza di zolfo finanziario sotto il naso. Se non è un passo avanti è almeno un bel contrappasso.
Nel frattempo però, invece di fare le valigie, costoro continuano a svaligiare i connazionali che per disperazione si danno fuoco mentre dovrebbero incendiare il Paese. Ci vuole davvero una bella faccia tosta per chiamare riforme i rastrellamenti fiscali della guardia di finanza e i pogrom economici dell’esecutivo contro autonomi e subordinati, pensionati e professionisti, precari e disoccupati. Nel “Fornero” crematorio bruciano i lavoratori e si spengono le speranze dei giovani. Il Premier maestrino ed i suoi assistenti maldestri disdegnano anche le lungaggini del Parlamento ed i compromessi con i suoi rappresentanti, assecondati e incoraggiati in ciò dal peggior Presidente della Repubblica che l’Italia abbiamo mai avuto. Napolitano, abusando della sua autorità, striglia i parlamentari che vorrebbero emendare gli atti del Governo, cosa evidentemente non più ammissibile sotto l’imperio della sua presidenza compradora e della junta civil, direttamente discendente dalla prima.
Il Quirinale, stracciando la Costituzione, ha prima progettato e poi realizzato l’avvento di tale satrapia della saccenza per farsi cullare dalle brezze atlantiche e dai venticelli europEi, i quali unendosi hanno generato una vera bufera su Roma. Con tutte queste arie i tecnici hanno finito col montarsi la testa ed anche se ora urlano al vento resta il fatto che sono tenuti in piedi da istituzioni delegittimate e prive di credibilità, per cui essi stessi, sdottoreggiando quanto vogliono, non ne avranno mai alcuna. Adesso molti leader politici si pentono della scelta e demoliscono pubblicamente i cattedratici rei di non saper nemmeno apparecchiare, dall’alto di tanta scienza, i loro provvedimenti, spesso giunti nelle diverse commissioni parlamentari zeppi di errori. Parola dell’ex ministro Romani. Ad ogni modo dal patto tra istituzioni screditate ed evacuate di sovranità non poteva non fuoriuscire questa cagata pazzesca che ora ricopre di escrementi gli stessi patrocinatori del Gabinetto. Che Monti resti o vada, per il tempo ritenuto necessario dai poteri internazionali, chi ne ha autorizzato l’arrivo senza aver opposto nemmeno uno scatto d’orgoglio pagherà le conseguenze dei mal di pancia popolari. I partiti che hanno giocato di sponda con il Quirinale pensando di potersi così riorganizzare e recuperare reputazione, affidando ad un burattino della Trilaterale la risoluzione del contenzioso economico con l’Europa e politico con gli Usa, sono colpevoli di codardia e di alto tradimento, della volontà elettorale e delle istituzioni repubblicane trasmutate con un colpo di colle in monarchiche. E’ arrivato il momento di tirare lo sciacquone su questa fase poco igienica per il Paese.
Fonte: Conflittiestrategie -
- Nel tempo dell'inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario!
E' tutto vero.
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