domenica 15 aprile 2012

Lega, accertamenti anche sui conti di Calderoli



pubblicata da Un'Italia senza Berlusconi 






Spuntano le 11 case intestate alla moglie di Bossi. La Finanza in 8 banche.
Non solo Rosy Mauro e Belsito appena espulsi dalla Lega. Trapela la notizia che i Pm di Milano starebbero facendo accertamenti ache su Roberto Calderoli, già ministro della Semplificazione nell'ultimo governo Berlusconi.
A quanto si sa anche il suo nome verrebbe tirato in ballo in alcune intercettazioni.
Il caso è quanto mai delicato perché, in via Bellerio, si è cercato di ricompattare il gruppo dirigente della Lega, proponendo a Calderoli la vicepresidenza del Senato, contestata a Rosy Mauro.
Nella stessa informativa Calderoli, che è uno dei tre triunviri dopo le dimissioni di Bossi, viene segnalato come uno dei soggetti che avrebbero ricevuto parte dei fondi del Carroccio, oltre alla famiglia Bossi e a Rosy Mauro. "Sono a disposizione degli inquirenti", ha dichiarato l'ex ministro.

L'inchiesta sulla famiglia Bossi va avanti
Intanto l'inchiesta sulla famiglia Bossi e sulla Lega continua: la guardia di finanza, su disposizione della procura di Milano nell’ambito dell’inchiesta a carico dell’ex tesoriere del Carroccio Francesco Belsito, sta acquisendo conti presso la banca Aletti di Genova da cui era partito l’investimento per la Tanzania e a cui la banca africana aveva restituito i 4,5 milioni di euro.
Secondo quanto accertato dagli inquirenti nei giorni scorsi,  sia Umberto Bossi che Giulio Tremonti sapevano degli investimenti dei fondi della Lega all'estero, compresi appunto quelli in Tanzania. E anche degli immobili intestati a Manuela Marrone, moglie del leader della Lega.

La Finanza in altre 7 banche

Ma, dopo i sequestri e le acquisizioni presso la Banca Aletti la Gdf, su mandato dei pm di Milano, sta acquisendo documenti su conti correnti riconducibili alla Lega in altre 7 banche. Sono le filiali della Banca Popolare di Novara, Bnl, Unicredit, Banca Sella, Carige, Banco di Napoli e Banca Popolare di Lodi.
I finanzieri hanno chiesto anche di accedere a tutta la documentazione relativa a conti aperti e gestiti da Francesco Belsito per conto della Lega: estratti conto, matrici di assegni e contabili di bonifici.  

L'informativa della Dia di Reggio Calabria
Si tratta di ben 11 appartamenti, mentre altri sarebbero stati intestati ad altri membri che costituivano la corrente del "Cerchio magico". È quanto emerge dalla lunga informativa della Dia di Reggio Calabria che ha intercettato per mesi l’ex tesoriere della Lega Nord, Francesco Belsito, l'imprenditore Stefano Bonet, le segretarie e dipendenti della Lega che lavorano nel gruppo parlamentare della Camera. Di più. Nelle telefonate si fa anche riferimento al "futuro politico" della Lega, che sarebbe finita nelle "mani" di Maroni, il quale stava spingendo su Formigoni che "gli aprirà tutta la Lombardia". Un'indagine coordinata dal pm della Dda Giuseppe Lombardo che ha svelato l'uso dei fondi della Lega gestiti da faccendieri e politici. "Scenari che non lasciano alcun dubbio - sottolineano gli inquirenti - circa l'esistenza di un sistema contaminato di malaffare a cui si alimentavano poteri istituzionali, politici e dell'economia". 

Gli 11 appartamenti alla moglie di Bossi
È il 24 gennaio quando Stefano Bonet chiama Lubiana Restaini (dipendente della Lega nel gruppo parlamentare) e la donna lo informa che ha appena mandato un messaggio a Maroni che lo riguardava, a proposito di un incontro per il venerdì successivo con i vertici della Lega. Bonet teme che l’incontro possa diventare pubblico paventando una fuga di notizie "poiché Belsito si manifestava particolarmente nervoso". Lubiana spiega a Bonet che Belsito era nervoso "per il fatto che il tesoriere era finito sui giornali per la vicenda dei fondi, ma anche, soprattutto per quello che riguardava tutta una serie di acquisti di immobili da parte di Bossi (11 intestati alla moglie) ed altri da parte di altri membri che costituivano la corrente del Cerchio Magico”. “E se ciò fosse vero - commenta - il partito ne verrebbe fuori distrutto e tutti sarebbero andati sotto la corrente di Maroni"  

Bossi e Tremonti sapevano dei soldi in Tanzania
In una telefonata tra il tesoriere Francesco Belsito e l'imprenditore Stefano Bonet, intercettata il 10 gennaio scorso quando lo scandalo era appena scoppiato, Belsito rivela a Bonet: "Bossi e Tremonti erano d'accordo sul fatto che la Lega Nord, con l'operazione (in Tanzania ed a Cipro ndr), avesse voluto diversificare i loro risparmi". Ed aggiungeva che gli importi bonificati erano riportati in bilancio anche perché, con il 2009 e 2010 il movimento politico aveva chiuso con un attivo di 16,5 milioni di euro. Il tesoriere della Lega rivela anche a Bonet che "Bossi mi ha fatto divieto di rilasciare interviste". Non solo, sempre l'ex tesoriere del Carroccio racconta che in occasione dello stanziamento a favore del fondo della Tanzania, l'ex ministro dell'Economia suggeriva: "Fate bene a diversificare perché tra due mesi l'euro salta". 

"Ormai la Lega è in mano a Maroni"
Dieci giorni dopo Lubiana Restaini, dipendente della Lega nel gruppo parlamentare chiama Stefano Bonet per chiedergli se vuole incontrare Maroni, Giorgietti e Calderoli per spiegare cosa è accaduto con i fondi gestiti da Francesco Belsito."Vi potete incontrare in una villa a Varese per spiegare tutta la vicenda" specifica la segretaria che aggiunge: "Ormai la linea politica della Lega è in mano a Maroni. Cambierà il capogruppo che sarà un maroniano, e anche Zaia è passato sotto la sua corrente. E loro stanno anche spingendo su Formigoni che gli aprirà tutta la Lombardia". 

  
fonte:http://www.ilsalvagente.it/Sezione.jsp?

2 commenti:

  1. quelli della lega,quelli che dicevano Roma ladrona,quelli che volevono dividere l'ITALIA,quelli che non volevano gli stranieri in ITALIA,quelli del dito medio,quelli dell'inno di mameli,ecc.ecc.ecc.ecc.adesso????fativi fottere

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  2. quelli che gridavano, quelli che insultavano...sono soltanto dei BUFFONI..!!

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