AAA – Cercasi tecnico esperto
Per tutti i professionisti in cerca di precaria occupazione, sull’organo ufficiale degli Ensiferi a certificazione Michelin, la Pravda della setta e unico organo di ‘informazione’ consentito, si può leggere (in sintesi) questo straordinario annuncio:
“A
Parma abbiamo bisogno di aiuto. Cerchiamo una persona con esperienza
della gestione della macchina comunale per la carica di direttore
generale al più presto. Incensurata, non legata ai partiti, di provata
competenza….
Chiunque fosse interessato alla posizione invii il suo curriculum a questa mail.”
Ovverosia l’indirizzo e_mail del guru ligure.
A vagliare curricula e competenze sarà, a proprio insindacabile giudizio, il ragionier Giuseppe Grillo da Genova, ovvero il clan dei Casa Liggio & Affiliati.
Perché, se “uno vale uno”, qualcuno vale più di tutti gli altri messi assieme.
A Parma non si è ancora insediata la nuova
giunta comunale, che già la città è sotto commissariamento
dell’invadente Profeta genovese. Eclissata l’immaginazione al potere,
dopo l’incompetenza, abbiamo la più assoluta improvvisazione:
neo-consiglieri stellati, riuniti in sessione plenaria per un corso
accelerato di Bignami in diritto amministrativo; assoluta assenza di un
vero programma di governo, con uno straccio di piano di recupero per la
gigantesca voragine di bilancio parmense… Evidentemente, la striminzita
quindicina di paginette del programmino scolastico a 5 stelle non è
sufficiente. D’altronde, il neo-sindaco Pizzarotti (ed il suo
ingombrante mentore virtuale) non si è preoccupato nemmeno di presentare
una lista di potenziali amministratori di giunta, tanto grande è stata
la sorpresa di vincere le comunali. Per il momento ci si affida ad un
gruppetto di professori bocconiani, colleghi degli esecrati tecnocrati
al governo nazionale, in attesa di consultare gli amici del Bar Sport.
D’altronde,
secondo i pasdaran del MoVimento, perché darsi tanta pena?!? Federico
Pizzarotti, l’ex burattino con un’anima propria che sta faticosamente
recidendo i fili col puparo Grillo, secondo le indicazioni dei puristi
della confraternita virtuale, dovrebbe essere solo un “portavoce dei
cittadini”, privo di libero arbitrio. A questi “cittadini” qualcuno
dovrebbe spiegare che un sindaco, in qualità di primo cittadino, è
chiamato a fare scelte precise, prendere decisioni di rilevanza pubblica
che, in quanto tali, si configurano sempre come ‘politiche’.
Nella fattispecie, firma delibere, autorizza capitolati di spesa,
sostiene progetti, mettendoci la faccia in prima persona e rispondendo
individualmente per eventuali errori o violazioni di legge (che non
ammette ignoranza) in sede penale e civile. Se il sindaco sbaglia, gli
avvisi di garanzia non arrivano ai “cittadini”, ma al Sindaco e nello
specifico a Federico Pizzarotti. Altro che “portavoce”!
Amministrare la res publica è un
po’ più complicato che stilare proclami su un blog (gestito da terzi) e
fare merchandising auto-promozionale, giocando nel tempo libero ai
piccoli carbonari nascosti nell’anonimato virtuale di sedicenti meet-up
tramite chat, peraltro spiata (illegalmente) dagli hackers della
Casaleggio per conto del Profeta.
Più che democrazia diretta, sembra l’Egitto dei faraoni!
Über Alles, c’è il piccolo führer di Ponente,
che scalpita irrequieto per la paura di perdere il controllo assoluto
del suo personalissimo giocattolo, scambiando la Democrazia per
un’entità astratta chiamata “Rete” (manipolata dai suoi consulenti
informatici).
Dopo il berlusconismo, la piaga delle locuste?
Fonte:liberthalia.wordpress.com
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