Ci risiamo,il lupo perde il pelo ma non il vizio e così la JP Morgan Chase(la più grande banca americana) ha perso 2,3 miliardi $ in sei settimane con i derivati.
Sì proprio lei,la banca che si era distinta per essere uscita indenne e senza macchia dalla crisi precedente.
Ebbene, oggi quella immagine di verginità si è sciolta come neve al sole,grazie soprattutto al suo capo dell'ufficio investimenti il sig.Dimon ,che, d'accordo con altri uomini di vertice della banca stessa,ha ordinato l'aumento di operazioni a dir poco rischiose ed azzardate,insomma si è affidato a quella "finanza creativa" che sappiamo essere stata la causa principale della crisi statunitense del 2007 .
Occorre essere dei geni per comprendere che se si fanno le regole in Parlamento(quello americano) e che queste vengano condizionate dalle lobby finanziarie sia ovvio che siano poco credibili ed affidabili?
Proprio il signor Dimon,a capo della lobby bancaria, ha condotto una battaglia per svuotare la "regola Volcker",quella che impedirebbe alle grandi banche americane di fare scommesse speculative adoperando mezzi propri,dandone un'interpretazione alquanto elastica permettendo così che i grossi investimenti speculativi possano essere intesi come coperture dal rischio.
Sarà un caso che il buco di oltre 2 miliardi $ della JP Morgan,sia stato creato proprio dall'attività definita copertura dal rischio?
La JP Morgan si è fatta un autogol(per fortuna!) perchè proprio nel momento in cui la sua battaglia politica si stava concludendo positivamente,ha risvegliato l'opinione pubblica che sembrava essersi distratta e con essa il partito dei riformatori che sembra essersi rinvigorito.
Il senatore democratico Carl Levin ha dichiarato a tal proposito: “L’enorme perdita della JP Morgan è la prova che quella che i banchieri
chiamano la copertura del rischio in realtà nasconde operazioni
rischiose, che devono essere proibite a quelle aziende di credito che
sono troppo grosse per essere lasciate fallire”.
Dimon ha addirittura dileggiato Volcker: “Non capisce niente dei
mercati di capitali”, aveva dichiarato in una
recente intervista alla rete Fox Business, ricamando sulla
famosa battuta di Volcker secondo cui “l’ultima innovazione bancaria di
qualche utilità fu il Bancomat”.
Come dare torto a Volker?
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