Parafrasando Bettino: da oggi siamo tutti un po’ più mafiosi. Anche
se, dopo la decisione della Cassazione, si può affermare che la mafia
non esiste. Perché se non esiste il concorso esterno (o se “non ci
crede più nessuno”) ciò equivale a dire che non esiste nemmeno la mafia,
che è tutta un “concorso esterno”, salvo quando ti fa saltare in aria
con le bombe, o ti spara un colpo in bocca e ti incapretta. Certo,
nostro malgrado; ma è così. Parafrasando Pasolini potremmo dire che, pur
non avendo le prove, sappiamo quasi tutto quello che si deve sapere.
Qualche giornale ha scritto che ieri il cellulare di Dell’Utri
parlava spagnolo, lasciando intendere che, forse, il braccio destro di Berlusconi stava aspettando
la sentenza fuori dai confini patrii. Io penso che quella segreteria
telefonica fosse una interferenza casuale. Volete che non sapesse come
sarebbe andata a finire? Quello, citando Leonardo Sciascia, è un “vero
uomo”, mica un “quaqquaraqquà” qualunque. L’eroe del nostro tempo,
liberato dalla mafia,
è un signore, Francesco Iacoviello, che, nella sua qualità di
Procuratore Generale delle Cassazione, (grazie alla ferrea memoria di
Travaglio, che ha fatto l’elenco) ha nel suo curriculum «la richiesta e
l’ottenimento dell’annullamento delle condanne di Squillante per Imi-Sir
e di De Gennaro per il G8, e la conferma dell’assoluzione di Mannino e
della prescrizione per Berlusconi nel caso Mondadori». Giustizie sono state fatte.
Resterà nei libri di storia, meritoriamente. Nei libri di storia
scritti dai vincitori. Solo in quelli, naturalmente, ma poiché sono
quelli che contano, buon per lui. Arriverà alla pensione con tutti gli
onori. Noi, che siamo saltati in aria – moralmente – insieme a Falcone e
a Borsellino, non dobbiamo lamentarci o piangere. Questo è il risultato
dei rapporti di forza politici in cui si trova questo nostro
disgraziato paese. L’unica cosa che dobbiamo proporci è di rovesciare
questi rapporti di forza, sempre che ne abbiamo ancora l’intenzione e il
coraggio.
(Giulietto Chiesa, “Impunità e salvacondotti”, da “Il Fatto Quotidiano” del 10 marzo 2012).
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