martedì 20 marzo 2012

La Fornero punta sull'indeterminato! Contratti: vincoli sui co.co.pro, nulli i licenziamenti discriminatori.

All'incontro del 20 marzo tra il governo e le parti sociali per la riforma del lavoro, Elsa Fornero è stata chiara: «Il dialogo non finisce qui, ma continua per la scrittura delle norme».
RITMO SERRATO E TEMI CALDI. Al vertice, seguito alle discussioni informali sul tema, il ritmo si è rivelato molto serrato. Secondo le prime indiscrezioni, si è giocato su tutti i temi caldi della riforma, a partire dall'articolo 18, fino ai contratti e alle partite Iva dei lavoratori.
Presenti il ministro del Lavoro, il premier Mario Monti, il ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera, il viceministro dell'Economia Vittorio Grilli e il viceministro del Lavoro Michel Martone.
NOVE SIGLE SINDACALI. Tra le nove sigle sindacali, inoltre, i rappresentanti delle parti sociali a Palazzo Chigi sono stati Susanna Camusso (Cgil), Raffaele Bonanni (Cisl), Luigi Angeletti (Uil) e Giovanni Centrella (Ugl), Emma Marcegaglia (Confindustria), Giuseppe Mussari (Abi), Marco Venturi (Rete Imprese Italia), Luigi Marino (Alleanza delle cooperative) e Aldo Minucci (Ania).

Articolo 18: indennità al massimo di 27 mesi

Sull'articolo 18 il governo ha proposto di lasciare il reintegro per i soli licenziamenti discriminatori mentre per i disciplinari è previsto l'indennizzo o il reintegro. Per gli economici, invece si è parlato solo di indennizzo.
LICENZIAMENTI DISCRIMINATORI NULLI. I licenziamenti discriminatori sono nulli e quindi sono considerati come mai effettuati. Il reintegro nel posto di lavoro nel caso in cui il giudice ravveda la discriminazione quindi vale per tutte le aziende, sia sopra che sotto i 15 dipendenti e con il pagamento delle retribuzioni e dei contributi di tutto il periodo tra il licenziamento e la sentenza del giudice.
Per quanto riguarda l'indennità dovrebbe dipendere dall'anzianità e durare minimo 15 e al massimo 27 mesi.

Contratti: vincoli stringenti su quelli intermittenti e a progetto

In tema di contratti, il governo è orientato a rafforzare il contratto di apprendistato come quello principale di ingresso nel mercato del lavoro.
La Fornero ha detto che bisogna investire nella formazione e non usare l'apprendistato come flessibilità.
Il contratto a tempo indeterminato deve diventare, di conseguenza, quello che domina sugli altri per ragioni di produttività e di legame tra lavoratore e impresa.
VINCOLI SUI CO.CO.PRO. L'idea del ministro è di dare «vincoli stringenti ed efficaci» sui contratti intermittenti e quelli a progetto. Su quelli a termine è stata prevista inoltre una aliquota contributiva aggiuntiva per finanziare l'Aspi (il nuovo sussidio di disoccupazione) dell'1,4% sulla retribuzione, ma saranno esclusi i contratti sostitutivi e quelli stagionali.
Palazzo Chigi ha stretto anche sulle partite Iva e sui contratti di associazione in partecipazione, da limitare solo ai famigliari di primo grado.
La proposta sull'Iva è di subordinare il rapporto di lavoro dopo sei mesi se la prestazione è presso un mono-committente.

Nuovi ammortizzatori: in partenza dal 2017

La fase di transizione per i nuovi ammortizzatori sociali dovrebbe terminare il 2016 e partire entro il 2017.

Fonte:Lettera43.it

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