Fonte: ComeDonChisciotte
Alfano, Bersani e Casini si presentano con la coda fra le gambe al vertice con il Professore
michele mendolicchio
I partiti saranno pure in crisi ma continuano a ruggire, anzi a belare. Va bene che la primavera comincia a farsi sentire, però gli altolà reciproci su temi di una certa rilevanza politica sono un segnale positivo. Anzi lo sarebbe se non fosse per la totale sudditanza ai Professori e allo chef del Colle. Rai e riforma della giustizia sono sul tappeto del confronto tra i due schieramenti, alla presenza del badante Monti. In effetti, centrodestra e centrosinistra sono come due vecchietti con gravi problemi di connessione e di deambulazione. Vanno assistiti e portati ai giardinetti a prendere un po’ d’aria. Certo, poverini, stanno messi proprio male. 20 anni buttati nel cassonetto, annullandosi a vicenda.
In pratica non sono riusciti a fare niente, perché tutto è stato funzionale all’anti. Ora dell’uno, ora dell’altro. E di mezzo c’è andato il Paese. Adesso i due Poli fremono per tornare a cavallo. Bisognerà vedere se gli italiani saranno ancora così fessi da accettare il peso di questi cavalier serventi. Ci auguriamo che al prossimo appuntamento elettorale delle politiche l’astensionismo si trasformi in valanga per seppellire tutti questi partiti incapaci di venir fuori dai loro confronti di cortile, dove a contare sono stati principalmente gli interessi di parte. Prendiamo la questione giustizia. Di responsabilità civile dei giudici, di separazione delle carriere, di velocizzazione dei processi civili e penali, di corruzione e della certezza della pena se ne discute da anni e anni, senza mai arrivare al dunque. Tutto ruota sempre attorno al Cavaliere. Speriamo si tolga definitivamente di mezzo, almeno non ci saranno più alibi ad personam. La cosa paradossale è che al momento i due nemici sono sotto lo stesso tetto. Pdl e Pd sono i pilastri di questo governo del Colle che ci dovrebbe portare fuori dalla crisi. Finora ci sta portando solo verso l’appiattimento generale, con un livellamento verso il basso dei salari e delle pensioni. Politiche del genere le potevano fare tutti, non ci volevano certo i Professori. Oltre alle tasse e ad un abbassamento della qualità di vita non si va. Non è che togliendo ai padri per dare ai figli, come la riforma del lavoro vorrebbe, si cambia il volto del Paese. E’ un modo subdolo per appiattire tutti e non per dare speranze alle nuove generazioni. La flessibilità ormai ha un solo significato: salari e future pensioni miserrime. Non riusciamo a vedere nessuna luce né per l’oggi né tantomeno per il domani. E’ inutile che ci vengono a dire che eravamo sul baratro, che stavamo affondando. Purtroppo è con queste politiche liberiste che rischiamo l’inabissamento della qualità di vita. Francamente anche sulla Rai, non riteniamo che la via della sua privatizzazione sia una cosa giusta, Preferiamo le mani dei partiti ossia la vecchia lottizzazione, perché quantomeno rappresenta seppur simbolicamente un bene di tutti. Non è che privandosi dei gioielli del Paese per fare un dispiacere ai partiti si difendono i nostri interessi. Le privatizzazioni sono solo un boccone piacevole per le multinazionali. Ma veniamo alla sceneggiata in atto tra il centrodestra e il centrosinistra, alla vigilia dell’incontro con il badante Monti. “Al vertice se ne parlerà”, questo il messaggio di Alfano in riferimento al tema della giustizia e della rai. Il sostegno ai tecnocrati non viene messo in discussione. Posizione identica dall’altra parte della barricata. Anzi Pd e Terzo Polo si genuflettono ancor di più ai piedi del Colle e del Professore. Nessuna delle pecore presenti nel recinto è in grado di tornare al libero pascolo, senza l’assistenza del pastore del Quirinale. Pensare al dopo Monti è difficile. Un governo con Bersani, Vendola e Di Pietro? Per fare cosa? Non porterebbe nessun tipo di benefici, anzi servirebbe solo a livellarci ancor di più verso il basso e verso il degrado della qualità di vita. Un governo Alfano, Casini, Bersani? Altra sciagura. Anche perché non contiamo più nulla, né in politica interna né in quella estera. Sovranità zero; diritti zero; redistribuzione della ricchezza zero; salari dignitosi zero. E allora meglio azzerare tutto, compresa questa Europa delle banche e degli interessi
sopra le nostre teste.
Fonte: ComeDonChisciotte
15 Marzo 2012 12:00:00 - http://www.rinascita.eu/index.php?action=news&id=13761
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