lunedì 19 marzo 2012

LE SOLITE MELE MARCE


di Massimo Mazzucco - www.luogocomune.net
 
 E' vero che i corpi delle vittime sono stati poi ammassati e bruciati, ma una volta iniziato è sempre meglio finire bene il proprio lavoro.


2afgh2Continua ogni tanto a saltare fuori qualche mela marcia dal cestino perfettamente sano e fragrante dei militari USA in Afghanistan. Niente di grave ovviamente, si tratta solo di un piccolo episodio nel quale alcuni soldati USA hanno ucciso a sangue freddo 16 abitanti di un villaggio qualunque, mentre dormivano tranquilli a casa loro. 

E' vero che fra loro non c'era nessun talebano, ma questo non vuol dire che i soldati americani non debbano giustamente preoccuparsi per un attentato improvviso.

E' vero che erano le 3 del mattino, che tutti gli abitanti del villaggio dormivano, e che si sentivano solo le capre russare, ma è sempre meglio prevenire un possibile danno che dover pagare le conseguenze per un atteggiamento imprudente.

E' vero che fra le vittime c'erano nove bambini, ma la storia ci insegna che ormai persino i neonati possono farsi esplodere davanti a te senza un minimo di preavviso.

E' vero che i corpi delle vittime sono stati poi ammassati e bruciati, ma una volta iniziato è sempre meglio finire bene il proprio lavoro.

E' vero che la vicenda può apparire raccapricciante, ...

... ma sappiamo tutti bene che questi non sono i veri valori che vengono insegnati ai militari che vanno in Afghanistan. I militari USA predicano ovunque la compassione e il rispetto per la vita umana, solo che a volte il fanatismo omicida degli islamici può incutere un certo terrore, e qualcuno reagisce in maniera magari sproporzionata.

Tutto questo naturalmentre non ha nulla a che vedere con le dozzine di civili Afghani massacrate a sangue freddo qualche settimana fa, nè con il rogo dei sacri libri del Corano che aveva scatenato le loro proteste, nè con i soldati americani che meno di due mesi fa orinavano compiaciuti sui cadaveri di talebani appena ammazzati.... eccetera eccetera eccetera

E noi, invece di condannare apertamente questo genocidio sistematico, continuiamo orgogliosamente ad essere i loro alleati.

Massimo Mazzucco

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